Un’edizione da… spalancare gli occhi!
La 33ª edizione dei Giochi Olimpici è alle porte: dal 26 luglio all’11 agosto Parigi ospiterà le competizioni per 39 discipline sportive, che coinvolgeranno quasi 12.000 atleti.
Con il motto “Ouvrons grand les yeux” (Spalanchiamo gli occhi), promette di essere una delle edizioni più spettacolari di sempre.
L’aspettativa è alta, così come l’attenzione internazionale verso le scelte del comitato organizzatore, a partire dalle decisioni prese in termini di simboli e comunicazione.
Tony Estanguet, presidente del comitato, ha sottolineato l’ambizione di stupire il mondo con un’edizione dei Giochi che combinerà tradizione e innovazione.
Ed è quello che la comunicazione di Parigi 2024 si riprometteva di fare già a partire dal logo, cercando di creare un’identità che fosse al contempo unificante e rappresentativa dello spirito olimpico.
Il logo, creato dall’agenzia Royalties-Ecobranding, combina tre simboli: una medaglia d’oro, la fiamma olimpica e il volto di Marianne, allegoria della Repubblica francese.
La font richiama il periodo Art Déco, in omaggio alle Olimpiadi di Parigi del 1924.
Questa composizione ha scatenato commenti e reazioni contrastanti, fin dalla sua presentazione: alcuni ne hanno apprezzato l’eleganza e il richiamo alla storia francese, mentre altri hanno criticato l’assenza della Torre Eiffel, simbolo iconico di Parigi.
Altri ancora hanno trovato somiglianze con il logo dell’app di incontri Tinder o di un salone di bellezza, suggerendo una mancanza di dinamismo e di riferimenti diretti allo sport.
Voi che cosa ne pensate?
Quello che è certo le controversie intorno ai simboli di Parigi 2024 sono segno di quanto i Giochi Olimpici siano radicati nella cultura moderna come simbolo di eccellenza, di orgoglio nazionale e di aspirazioni globali.