Il settore manifatturiero è un elemento fondamentale per lo sviluppo e il benessere economico e sociale delle economie moderne in quanto fondamentale pilastro per lo sviluppo di occupazione, crescita e innovazione. Il Centro Studi Confindustria ha pubblicato un rapporto sulle evoluzioni in corso nel manifatturiero globale e nazionale in cui l’Italia si conferma settimo produttore mondiale, con una quota del 2,2%. Subito dietro si collocano Francia e Regno Unito.
I recenti dati di Sole 24 Ore e AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia, cluster tecnologico per il manifatturiero avanzato della Regione Lombardia – confermano che Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna sono tra le regioni più competitive in Europa e figurano nei primi dieci posti della classifica europea per livello di valore aggiunto dell’industria.
In questo quadro, possiamo affermare che le imprese del Made in Italy sono vere e proprie eccellenze internazionali e che l’industria UE è trainata da tre regioni italiane che procedono velocemente.
Lo stesso rapporto ha confermato che nella “top ten del manifatturiero” si posizionano quattro regioni tedesche (Stoccarda, Oberbayern, Düsseldorf, Colonia) due francesi (Ile-de-France e Rodano-Alpi) e una spagnola (Catalogna).
Il report testimonia anche che, nonostante sia stata una delle regioni più colpite dalla pandemia, con 140 brevetti per milione di abitanti, la Lombardia è la prima regione in Italia per numero di brevetti sulle tecnologie per il manifatturiero depositati presso lo European Patent Office (EPO).
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