Forse ancor più che la tecnologia che avanza, l’Intelligenza Artificiale che muove i primi passi, la transizione digitale che permea ogni aspetto della società contemporanea, quello che più dovrebbe far riflettere – oggi come oggi – è un fenomeno ormai dilagante (quanto preoccupante): l’infobesità. Di che cosa si tratta? Come dice la parola stessa: un eccesso di informazioni che, come un pasto esagerato e abbondante, sovraccarica il sistema cognitivo e impedisce di digerire correttamente i contenuti fruiti. Che restano lì… sulla pancia come il cinghiale di una nota pubblicità. In altre parole, in un mondo in cui tutto il sapere e le informazioni sono illimitati, a portata di tutti e pressoché in tempo reale, questa stessa esposizione esagerata a notizie, messaggi e dati sovraccarica il cervello che va in affanno nel cercare di elaborare il tutto e non di rado utilizza delle scorciatoie cognitive, che si chiamano (udite, udite) bias, che possono indurre in inganno. Di conseguenza le decisioni diventano difficili. E le informazioni diventano “non-informazioni”; troppa informazione diventa, nessuna informazione. E se questo è un problema sicuramente critico per il B2C, lo è altrettanto anche nel B2B. Esploriamo quindi cosa si intende per infobesità e come influisce sulla comunicazione B2B.
Perché l’infobesità è un problema per il B2B?
L’infobesità ha un impatto significativo nel contesto del Business-to-Business (B2B), generando una serie di sfide e complicazioni che influenzano direttamente le strategie di comunicazione; proprio perché il fenomeno assume una dimensione peculiare. Mentre nel B2C la gestione delle informazioni può apparire più lineare, nel B2B ci troviamo di fronte a un pubblico diversificato, spesso composto da team o utenti specializzati. Questi soggetti possono essere vittime consapevoli o inconsapevoli di un eccesso di informazioni, soprattutto quando si tratta di comunicazioni legate ai brand e ai prodotti:
Come combattere l’infobesità nel B2B?
Ma nulla è perduto. E come ogni buona sfida che si rispetti, anche l’infobesità può essere sconfitta. Per affrontare questo problema – sia internamente, sia nella comunicazione verso i propri stakeholder – le aziende devono adottare approcci mirati e strategie concrete. Una comunicazione di brand e di servizio efficace deve puntare su obiettivi chiari e misurabili. Le informazioni devono essere gestite in modo consapevole, con una selezione attenta delle fonti e dei partner autorevoli. È fondamentale creare procedure di comunicazione interne ed esterne chiare e trasparenti, in modo da garantire un flusso coerente e ordinato di informazioni. Non è sicuramente facile, ma con alcune frecce al nostro arco è sicuramente possibile.
Verso STAKEHOLDER ESTERNI attraverso:
Verso STAKEHOLDER INTERNI attraverso:
CONCLUSIONI
Oggi assistiamo ad un fenomeno tipico dell’era digitale: l’infobesità; ovvero un sovraccarico informativo che può generare un corto circuito di comunicazione. Tanto nel B2C, quanto nel B2B. L’infobesità è sicuramente una sfida, ma anche un’opportunità. Per contrastare l’infobesità nel B2B è necessario un cambio di paradigma nella comunicazione. Le aziende devono puntare su una strategia di marketing di contenuti che ponga al centro il cliente e le sue reali esigenze. Che ponga al centro informazioni semplici, affidabili e sicure. Che, definita la strategia, conduca mano nella mano il cliente fino in fondo aiutandolo a focalizzare il punto finale. Solo così si potrà creare un ambiente informativo sano e proficuo per tutti gli attori del B2B. Le aziende che sapranno comunicare in modo chiaro, efficace e responsabile saranno quelle che avranno la meglio in un mercato sempre più competitivo e complesso.
Business di famiglia: Workout magazine incontra Marco Bellini, Presidente di Bellini S.p.A. 5 agosto 1888.…
Le grandi storie dell'heritage: Workout magazine incontra Gianni Sottocornola di GranulatiZandobbio SpA No, non siamo…
L’autunno è arrivato, e con esso il momento perfetto per costruire il piano di comunicazione…
Il video coglie l'essenza di questo spazio unico: un luogo di ispirazione artistica e crescita…
Heritage al femminile: Workout magazine incontra Lisa Molteni, CEO di Fonderia Augusta S.r.l. Il nome,…
Heritage al femminile: Workout magazine incontra Sonja Blanc di Sireg S.p.A. A sfogliare le pagine…