Curato da Wael Al Awar e Kenichi Teramoto, “Wetland” è l’installazione protagonista del Padiglione della UAE alla Biennale d’Architettura 2021, che si è aggiudicata il Leone d’Oro per la Migliore Partecipazione Nazionale.
L’impegno degli Emirati Arabi Uniti per rispettare gli accordi di Parigi sul clima ha dato l’avvio a una serie di iniziative, tra cui l’utilizzo di energie rinnovabili.
Lo studio sull’ecosistema di saline naturali “Sabkhah” presenti nel paese, ha ispirato gli scienziati ad esaminare il sale come una risorsa rinnovabile per le costruzioni, in grado di sostituire l’utilizzo del cemento. La cristallizzazione salina infatti nelle Sabkhah offre un piano per un’alternativa al cemento Portland la cui produzione è responsabile dell’8% delle emissioni mondiali di anidride carbonica.
L’installazione “Wetland” misura 7 metri per 5 e oltre 2 metri in altezza ed è costruita da moduli realizzati con il cemento ecologico a base di acqua salata altamente satura, residuo della desalinizzazione industriale e ossido di magnesio. Il prototipo è costruito con 2400 moduli prefabbricati a mano con questo innovativo materiale e prendono ispirazione dal mare traendo spunto dal corallo.
“L’esperimento presentato degli Emirati Arabi Uniti è audace e ci incoraggia a pensare al rapporto tra rifiuti e produzione su un piano locale e scala globale e ci apre a nuove possibilità di costruzione tra artigianato e alta tecnologia” come ha affermato Kazuyo Sejima, presidente della giuria di quest’anno durante la cerimonia.
L’idea di costruire con la natura e non contro la natura è la vera e significativa sintesi dell’opera messa in mostra.