“Guerra e Pace” è il titolo del documentario presentato in concorso nella sezione “Orizzonti” della 77a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.
Il docufilm condivide il titolo del famoso romanzo storico di Lev Tolstoj per narrare la lunga relazione tra cinema e guerra, che inizia nel 1911, in occasione dell’invasione italiana in Libia, per arrivare ai giorni nostri.
L’opera è stata ideata e realizzata dai registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, oggi tra i più interessanti autori nel panorama internazionale del cinema del reale.
Un percorso lungo e tortuoso, che abbraccia un insieme di momenti, anche emozionali e che fonde storiche sequenze filmate dai pionieri del cinema con odierne riprese girate attraverso gli smart-phone.
Una riflessione sulle conseguenze della guerra e sulla conservazione della memoria, a beneficio delle future generazioni.
Il documentario è ambientato in quattro importanti istituzioni europee, normalmente “blindate” e inaccessibili al grande pubblico, quali l’Istituto Luce di Roma, luogo storico di ricerca e restauro di antiche pellicole, l’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri Italiano, l’Ecpad, Archivio Militare e Agenzia delle Immagini del Ministero della Difesa Francese e la Cineteca Svizzera di Losanna, custode degli archivi della Croce Rossa Internazionale.