Come Vestale presentato al distretto industriale di Medolla e Mirandola (MO)

GRANDE INTERESSE E PARTECIPAZIONE DA PARTE DEGLI IMPRENDITORI DEL TERRITORIO, DISTRETTO IN CUI SI CONCENTRA QUASI IL 2% DEL PIL ITALIANO

Presso la prestigiosa Villa Raisi-Ghirardini, si è tenuta la presentazione del libro Come Vestale, racconto della genesi del museo d’impresa Casa Marcegaglia.

Il volume ripercorre le tappe e i criteri di progettazione e realizzazione di questo eccezionale spazio espositivo e descrive l’innovativo metodo museografico utilizzato, ideato da noi di Studio Chiesa e dalla storica dell’arte e curatrice del museo Elisabetta Pozzetti.

L’autrice e il sindaco di Medolla, Alberto Calciolari, hanno approfondito questa pioneristica metodologia, che usa il linguaggio dell’arte contemporanea per mettere in dialogo il patrimonio storico e valoriale delle aziende con il pubblico.

“Questo è un territorio con un tessuto imprenditoriale estremamente eterogeneo ed estremamente prolifico” analizza Pozzetti, “Le imprese si fanno portatrici di una storia, del vissuto presente, ma sono anche proiettate verso il futuro”.

Nel distretto industriale di Modena si concentra quasi il 2% del PIL italiano e ospita aziende leader nel settore biomedicale, meccanico e della meccatronica e in quello della plastica.

Una zona ricca di creatività imprenditoriale, testimoniata anche dalla grande attenzione dimostrata verso la possibilità di amplificazione della cultura aziendale offerta dai musei d’impresa e verso le narrazioni che si possono attivare anche mediante il contributo dell’arte.

“Lo sguardo del committente, quando si tratta di un imprenditore, è spesso lo sguardo di uno sperimentatore, di un pioniere, che reagisce alle sollecitazioni della contemporaneità, anche quando si tratta di momenti di crisi, tenendo gli occhi sempre puntati all’orizzonte”, continua Pozzetti, “Lo sforzo del curatore è di affiancarlo nella creazione di uno strumento adatto a ciò che vuole veicolare e commisurato alle sue necessità”.

In questo senso, l’arte e la tecnologia diventano asset preziosi e poliedrici, in grado di strutturare spazi espositivi e piattaforme comunicative unici, capaci di rendere contenuti emozionanti e memorabili.