È questa una delle domande che ci porremo ad Intertraffic 2024, fiera che seguiamo da oltre 30 anni e dove la ricerca di soluzioni efficienti e sostenibili è uno dei focus della prossima edizione.
L’Italia, il “Paese del sole” per eccellenza, ha il potenziale per rivoluzionare l’approccio nella produzione di energia? Se le nostre autostrade non fossero solo arterie di trasporto ma diventassero fonti di energia pulita?
Parliamo di una visione innovativa e realistica, che potrebbe contribuire significativamente a soddisfare il fabbisogno energetico nazionale e a ridurre l’impatto ambientale.
E che è testimoniata da un esempio concreto: l’Autostrada del Brennero, pioniera nella sostenibilità ambientale, ha già implementato questa tecnologia, grazie all’installazione della prima barriera antirumore fotovoltaica ad alta efficienza in Italia, costruita a protezione della località di Marano, nel comune di Isera (Trento).
“Autostrada del Brennero pone da sempre un’altissima attenzione al rispetto degli ambienti e delle popolazioni che abitano lungo l’asse. Una sensibilità che è emanazione della natura stessa dell’azienda, la cui compagine sociale è ancora oggi composta in larga maggioranza dagli enti locali dei territori attraversati, gli stessi che più di 60 anni fa vollero e costruirono l’autostrada” conferma Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero e progettista della barriera, “In questa direzione, la società ha recentemente depositato al MIT una proposta di finanza di progetto che prevede un piano di investimenti da 7,2 miliardi destinati a trasformare l’A22 nel primo Green Corridor d’Europa: tutti gli investimenti si ispirano ai principi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica”
La barriera, lunga 1.067 m e rivestita da 5.036 m2 di pannelli fotovoltaici, risponde a una duplice finalità: protegge le abitazioni dall’inquinamento acustico prodotto dal traffico e al tempo stesso produce energia elettrica che viene immessa in rete a servizio delle utenze limitrofe.
Con una produzione di energia elettrica pari a circa 750.000 kWh all’anno, fornisce energia a circa 600 persone e consente una riduzione media delle emissioni di CO2 pari a circa 520 tonnellate all’anno.
Questo risultato è stato ottenuto grazie ad un progetto sofisticato, che ha trovato il compromesso migliore tra l’inclinazione ottimale per questioni acustiche (verticale) e quella ideale per l’ottenimento della massima produttività energetica.
Proiettando questa visione e questi risultati sull’intera rete autostradale italiana, lunga circa 7.000 chilometri, e considerando che anche le barriere stradali meno esposte al sole potrebbero garantire una buona efficienza energetica, si potrebbe arrivare a produrre circa 5 TWh di energia pulita all’anno, sufficienti per abbattere le emissioni di CO2 di oltre 3,5 milioni di tonnellate ogni anno.
Si tratta di uno scenario ipotetico, certo, ma le cui potenzialità sono evidenti e meritano di essere messe sul tavolo della discussione del comparto della mobilità.
L’evoluzione continua di questo settore, con la ricerca di soluzioni sempre più efficienti e sostenibili, sarà appunto uno dei temi centrali del prossimo Intertraffic, la fiera leader a livello mondiale per i professionisti della tecnologia del traffico e della mobilità, che si terrà ad Amsterdam dal 16 al 19 aprile.
Sempre attenti alle tematiche della mobilità sostenibile noi di Studio Chiesa, da 40 anni partner delle aziende italiane B2B del settore industrial per creare una cultura d’impresa coerente allo sviluppo del business, saremo presenti a questa manifestazione, ottima occasione per scoprire le novità più significative e per tessere relazioni con leader di settore e decision makers.
“La nostra missione è di supportare le imprese nel loro cammino verso la crescita e l’innovazione amplificando i valori e la sostenibilità del loro business, generando contenuti di valore e strategie che esaltino la loro identità ” dichiara Rossella Roncaia, co-founder di Studio Chiesa communication, “Siamo al fianco delle aziende che, come noi, aspirano a un futuro sempre più verde e interconnesso.”